6064.
(Teologia
- Polemiche religiose
- Giansenismo)
BOLGENI Gianvincenzo
Risposta al quesito: Cosa è un Appellante? Ossia osservazioni teologico-critiche di Gianvincenzo Bolgeni sopra due libri stampati in Piacenza, 1784 e intitolati Cosa è un Appellante? e Continuazione dell'Appellante
Macerata, presso Antonio Cortesi e Bartolommeo Capitani, 1787.
Euro 220,00
In-8° (19,3 x 14 cm), pp. 566, (2), legatura coeva in cartone semirigido, con titoli manoscritti al dorso (legatura d'attesa, con alcuni fascicoli legati un po' larghi, comunque ben salda, con normali segni del tempo). Al fascicolo Q (pp. 241-256), l'inchiostro, ossidandosi, ha determinato la formazione di bruniture. Qualche segno d'umido, normale patina del tempo alle pagine, nel complesso buon esemplare, in barbe editoriali.
Giovanni Vincenzo Bolgeni nacque a Bergamo nel 1733. Gesuita, insegnò a Macerata fino a quando, nel 1773, venne sciolta la Compagnia. Segnalatosi per la sua produzione polemica contro il giansenismo, nel 1787 fu nominato teologo della Sacra Penitenzieria. È noto per aver sostenuto la liceità del giuramento alla Repubblica Romana del 1798: solo l'esplicita condanna del giuramento da parte di Pio VI lo indusse a ritrattare le sue dottrine. Privato del suo ufficio, continuò nei propri studi, per lo più pubblicati postumi. Morì a Roma nel 1811. Nello scritto in questione polemizza con il giansenista bresciano Pietro Tamburini, autore delle opere Cosa è un appellante e Continuazione dellAppellante.