5090.
(Letteratura latina
- Storia greca
- Alessandro Magno)
CURTIUS RUFUS Quintus
De rebus Alexandri Magni Historia superstes. Christophorus Cellarius recensuit, Novis Supplementis, Commentariis, Indicibus et Tabulis Geographicis illustravit
Venetiis, e Typographia Sebastiani Coleti, 1727.
Euro 150,00
In-16° (18,7 x 12,4 cm), pp. 431, (1), legatura successiva in mezza pergamena con titoli su tassello al dorso. Normali tracce d'uso e del tempo alla legatura. Alcuni, piccoli, leggeri segni d'umido ai tagli. Con tre tavole fuori testo più volte ripiegate raffiguranti "Alexandri Magni expeditio", "Graeciae et Asiae Minoris" e "Asiae Maioris ab Alexandro perlustratae". Il fascicolo Aa, per un errore del rilegatore, risulta male impaginato (dettaglio: Aa3, Aa4, Aa, Aa2, ma è assolutamente completo), per il resto ottimo e fresco esemplare.
Poche le notizie su Quinto Curzio Rufo, storico latino del I secolo d.C. Identificabile, forse, con l'omonimo retore ricordato da Svetonio, scrisse, appunto, al tempo di Claudio, o secondo altri di Vespasiano, una storia di Alessandro Magno in dieci libri (Historiarum Alexandri Magni libri X), dall'inizio della sua spedizione in Asia Minore (334 a.C.) fino alla morte (323 a.C.). L'opera, giunta a noi mutila del I e II libro e con lacune al V, VI e al X, si rifà a fonti greche di tendenza diversa (Clitarco, Callistene, Aristobulo, Timagene, ecc.) per lo più amalgamate in una narrazione drammatica, ricca di colore e di motivi patetici, intessuta di riflessioni moralistiche e di precisazioni psicologiche, con grande attenzione per l'elemento meraviglioso e miracoloso. Ne deriva una figura di Alessandro in cui non vengono poste in risalto le sue qualità di condottiero esperto e di politico lungimirante, ma, in particolare, viene esaltata quella di guerriero prodigioso, alla perenne ricerca di gloria e di nuove conquiste.